”Il tratto di mare e terra che va da capo San Vito al monte Cofano si candida a essere uno dei più belli del mondo, un teatro naturale fatto apposta per accogliere degnamente ogni giorno il tramonto del sole.”
Roberto Alajmo
La riserva di Monte Cofano, è uno dei luoghi naturali più interessanti della zona, un monumento prodotto dalla natura che offre agli appassionati del trekking magnifici scenari.
La riserva si estende per 537,5 ettari divise in due zone, la zona A di 325,5 e la zona B di 185 ed è accessibile dal borgo di Cornino e dalla baia di Castelluzzo.
Luogo ideale per una passeggiata in mezzo alla natura e per ammirare paesaggi di incommensurabile bellezza, la riserva è caratterizzata da una costa bassa e rocciosa con spiaggette ciottolose e falesie a strapiombo sul mare e dalla presenza di più di 300 specie di piante di cui molte di esse rarissime.
La flora è arricchita dall’Erica Siciliana, dall’Asterisco Marittimo e da una grande quantità di Ampelodesma e Palme nane che in passato venivano utilizzate per fare corde, cestini e scope.
La fauna della riserva è caratterizzata dalla presenza di molte specie di uccelli come il corvo imperiale,il gabbiano comune e il falco pellegrino ma anche di molti mammiferi come l’istrice,il coniglio e la volpe.
IL MONTE COFANO
Abitato già nel neolitico superiore, il promontorio dolomitico del monte Cofano si erge su 659 m sul livello del mare e si impone dominante sulla costa custonacese quasi a separare il golfo di Bonagia da quello di Cofano.
Di grande importanza preistorica sono i reperti e i resti di animali del paleolitico superiore e del mesolitico, ritrovati nella grotta del Crocefisso e conservati al museo preistorico di Torre di Ligny a Trapani.
Nel versante che si affaccia sullo scoglio Scialandro, su un pianoro, sono stati ritrovate tracce di insediamenti che secondo alcuni studiosi potrebbe trattarsi di resti dell’antica città di Eraclea e negli splendidi fondali adiacenti alla tonnara di Cofano sono stati rinvenute numerose anfore e vasi di grande interesse archeologico.
Di grande interesse religioso è sicuramente il tradizionale pellegrinaggio al crocefisso di Cofano ogni ultimo venerdì di marzo; la cappella votiva, posta a 50 m s.l.m quasi a strapiombo sul mare con soffitto a volta a botte in conci in tufo e pietrame, presenta all’interno un piccolo altare provvisto di una piccola grata in ferro che custodisce il crocefisso.
Più avanti, nel percorso che giunge fino alla tonnara di Cofano, si trova invece l’edicola votiva scolpita in pietra dedicata a San Nicola di Bari Vescovo raffigurato con un vascello e tre fanciulli.
Di un fascino incredibile è il suggestivo paesaggio che si ammira dalla vetta del monte, raggiungibile attraverso un percorso che parte dal settecentesco baglio Cofano posto sul versante nord del rilievo, fino a giungere dopo un’avventurosa salita alla cima del monte.